Giallo AlCan: sciroppo di betulla, organic
Guidare per la George Parks Hwy, passando dal Denali fino a Fairbanks, è come stare al drive-in; il parabrezza diventa un cinemascope in policromia, il film che danno sembra essere un documentario dei fratelli Cohen: la linea gialla di mezzeria è dello stesso giallo delle foglie di betulla e le lineee bianche ai lati si intonano ai tronchi. I ferrivecchi e i camioncini arrugginiti abbandonati e onnipresenti, chissà che personaggi grotteschi nascondono, ma pian piano passando per l’estremo nord, per poi dirigerci a sud, sembrano sparire…
Denali: fall wild life
Lentamente, ripassando da Anchorage, ci allontaniamo dal mare e ci lasciamo alle spalle un po’di carcasse metalliche. Arriviamo. La montagna più alta del nord e del centro America, è qui, nella lingua atabasca viene soprannominata Denali, “la Grande”. L’abbiamo fiancheggiata sfrecciando lungo la “pista ciclabile” più straordinaria e silenziosa al mondo.
Homer’s Spit: una lingua di gatto lunga 8 km
Dallo Spit, che altro è rispetto ad uno sputo, prendendo un taxi d’acqua con Desie, riesci a raggiungere l’altro lato della baia, il più incontaminato, il Kachemak Bay State Park, fino ai suoi angoli più sperduti. Alle tre del pomeriggio potresti esserci soltanto tu, la tua canoa, il mare schiacciato dalle nuvole, e se sei fortunato, una grassissima lontra marina che fingendo di spiarti, in realtà, si assicura che tu te ne stia andando sano e salvo fuori dai piedi, uno sbuffo di balena, aquile reali, un puffy solitario e una compagnia di cormorani che decolla sfrecciandoti a pochi metri di distanza.
lavatrici energetiche
La laundry è una tappa necessaria in un viaggio come il nostro. Ancora di salvezza dopo una settimana di idrofobia, diventa purificatrice di corpi e vesti. Qui la lavanderia, infatti, non solo ti offre lavaggi e asciugatura (con tanto di maglioncino infeltrito), ma anche patatine, caffè, ciambelline, docce, bagni, rottami, wi-fi…e su quale sia la nostra priorità, c’è l’imbarazzo della scelta.
ratatouille di Alaska
L’Alaska è un paese che ti svuota del superfluo e ti riempie della materia più vera: una natura che si distende grandiosa e silenziosa per centinaia di miglia, tundre infinitamente verdi che iniziano a tingersi d’autunno, mari di un ghiaggio apparente e mari di ghiaccio reale. Tutto quello che immaginavamo lo abbiamo trovato ed è ancora più immenso.
people into the wild
Qui stiamo incontrando persone dalla gentilezza inaudita, dalle tasche bucate piene però di verità…ma dopo essere stati alla “Alaska State Fair”, possiamo dire di aver visto la famigerata “natura selvaggia” dell’Alaska… (alcune di queste foto potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori come hanno urtato la nostra).
uncle gerri
Tutt’altro che esotica è la vita che abbiamo condotto in questi primi quattro giorni ad Anchorage, alloggiando nell’essenziale Arctic Adventure Hostel, dove acquistiamo due mountain bike usate dalla proprietaria. Volando da NY a 180 dollari con United Airlines, una volta arrivati in Alaska decidiamo di non affittare un’auto o un RV (Recreational vehicle) perché troppo caro, ma di acquistarlo per poi rivenderlo prima di entrare in Centro America tra tre mesi circa.
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