Canada: granchio alla texana

Dal giallo Alcan siamo passati al biondo Texas. Il su nome è Kyle, 28 anni, magro, magrissimo, occhi azzurri, viaggiatore solitario ciclista dall’Alaska alla California, texano, biondissimo, simpaticamente un po’ scroccone. Incontrato sul traghetto che ci ha portato in Canada, in sordina ci ha invitati a condividere un tratto di strada insieme ospitandolo, con bici a seguito, sulla “locanda” dello Zio Gerri (qui c’è posto per tutti!!!!!). 700 km in due giorni, in tre in cabina, stretti come sardine e tre biciclette caricate sul camper con borse borsettine del viaggiatore “ciclico”. Grazie a Kyle abbiamo provato l’ebbrezza di pescare 4 granchi e e cucinarli a fuoco lentissimo, fino a capire che il granchio è delizioso, ma probabilmente noi in prima persona non l’avremmo mai fatto e forse non lo faremo mai (…e pian piano il vegetarianismo si sta insinuando sempre di più).

Abbiamo assaporato insieme le prime bellezze del Canada in una lunga giornata in kayak lungo lo Skeena River, grazie a Joe di Skeena Kayaking, Canado-lucchese che si diverte a mettere in scena pantomime all’italiana per ricordare fieramente le sue origini e che ci ha offerto sconto per kayak, alloggio notturno, fuoco umido e granchi.

Dopo la prima notte in cui per ospitalità discreta Texas ha deciso di appartarsi nella sua tenda singola, la seconda notte ci ha fatto compagnia nel letto ad una piazza e mezza che sta ai piani inferiori di Gerri. Insomma pian piano siamo diventati sempre più intimi, del resto, stando noi due 24 ore su 24 insieme, non ci fa male avere ospiti.

Arrivati a Prince George, fatta la laundry come fratelli di una vita, facendo la stessa lavatrice, facciamo spesa familiare, scarichiamo bici e borsette e ci salutiamo ripromettendoci di rivederci inItalia al nostro rientro. Intanto ringraziamo Kyle per averci ripagato dell’ospitalità dimenticando il fornellino da campeggio e una torcia da testa utilissima…

 

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